Hai mai pensato di partecipare ad un’esperienza di volontariato e formazione?
CHI? Giovani dai 14 ai 25 anni residenti nei comuni di Cattolica, Gemmano, Morciano di Romagna, San Clemente, Mondaino, Montescudo – Monte Colombo, Montefiore Conca, Saludecio, Montegridolfo, Sassofeltrio
QUANDO? Dal 10 al 15 luglio.
DOVE? Teano, Campania
COSTI? Non è previsto alcun costo di partecipazione
INSIEME A CHI? I partecipanti al gruppo di Malatempora APS saranno 5 ed insieme a loro sarà presente un operatore qualificato che sara il referente son dalla partenza.
ISCRIVERSI? Chiama o scrivi al 333.3324452 – info@malatempora.org
Partecipare ad un campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati alle mafie è un’esperienza entusiasmante, dove, insieme a tante altre persone provenienti da tutta Italia, si può offrire un contributo concreto alla lotta contro le mafie.
Partecipazione ad una settimana di Volontariato e formazione nei beni confiscati alle mafie, durante il periodo di E!state Liberi.
Questa azione, grazie ai finanziamenti regionali, è stata portata avanti dall’Associazione Zavatta da 9 anni in collaborazione e con successo con le varie realtà del territorio. Da quest’anno, grazie alla solida presenza di Malatempora APS in Valconca, l’obiettivo è quello di allargare la platea, oltre a Cattolica, anche a tutti i giovani che abitano il territorio della Valconca.
Partecipare ad un campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati alle mafie è un’esperienza entusiasmante, dove, insieme a tante altre persone provenienti da tutta Italia, si può offrire un contributo concreto alla lotta contro le mafie.
I giovani che si sono costituiti in cooperative e hanno preso in gestione i beni confiscati lavorano a volte in condizioni ambientali complesse, trasmettere loro pertanto la solidarietà concreta da parte di altri volontari provenienti dal resto d’Italia è un messaggio fortissimo, per far comprendere a tutti che non sono isolati. Dall’altra parte, per chi vi partecipa, da la possibilità di venire a contatto con situazioni che altrimenti non si conoscerebbero mai per esperienza diretta ma solo attraverso la mediazione di giornali e/o di fiction che spesso sono di ambiguo esempio.
Il clima di solidarietà, di gioia, la consapevolezza di “fare la cosa giusta” insieme a tante persone fino a quel momento sconosciute, fa nascere nuove amicizie e relazioni identitarie anche in volontari provenienti da luoghi ed esperienze estremamente diversi tra loro.
Infine creare la consapevolezza che le mafie sono presenti in tutto il territorio nazionale ed internazionale ma che si sono sviluppate in varie forme diverse in base al contesto in cui si sono inserite, può portare, al ritorno nelle proprie città e contesti, ad una ulteriore curiosità e ricerca su come le mafie si sviluppano (es. riciclaggio, commercio di droga, ecc.) e su come sia possibile contrastarle.
Oltre all’esperienza stessa che risulta essere una proposta educativa significativa e di alto livello, in questi anni siamo riusciti ad affinare anche il gruppo dei partecipanti, rendendola a nostro avviso completa.
Grazie anche alla costruzione di un gruppo più ampio che ha saputo coinvolgere altre realtà territoriali, è stato possibile dar vita ad una profonda educazione tra pari, provenienti da contesti differenti tra loro, dalle scuole professionali ai licei, da ragazzi/e impegnati in associazioni attive nel sociale a ragazzi/e che vivono con più indifferenza il proprio territorio.
Grazie anche ai finanziamenti regionali, è stato per noi possibile coinvolgere ragazzi/e, che spesso troviamo nei nostri centri di aggregazione o durante l’attività di strada, lontani da questi temi sia per motivi sociali e culturali, sia per motivi economici, essendoci quota di iscrizione ai campi e spese di trasporto onerose.
Storia del bene confiscato
Il bene, sito a Pugliano di Teano è appartenuto al clan Magliulo dedito al riciclaggio di denaro sporco. Confiscato nel 1997 e affidato al consorzio NCO nel 2014. Dal 2019 le attività di riutilizzo vengono gestite dalla cooperativa sociale “La Strada” nata dal Consorzio NCO. L’azione che si sta realizzando sul bene punta alla creazione di un’attività integrata, che preveda azioni di carattere socio-imprenditoriale. L’attività sociale si esplica attraverso le metodologie fondanti dell’ “Agricoltura sociale”. Il bene è intitolato ad Antonio Landieri.
Attività formativa prevista
Attività manuali previste
- cura delle colture del bene confiscato.
- cura della parte interna dell’immobile confiscato.
- cura del giardino esterno del bene confiscato.
Ospitalità
Struttura del bene confiscato con brandine e sacco a pelo suddivise in camate uomo/donna e area camping adiacente per la permanenza in tenda. Il campo NON è attrezzato per ospitare portatori di handicap.
Alimentazione:
L’alimentazione è pensata sia per celiaci e allergie varie che per vegani e vegetariani, previa comunicazione. I pasti saranno preparati da un catering esterno con la partecipazione del responsabile di campo e le/i partecipanti.
Tutti i pasti saranno somministrati in porzioni confezionate in monouso in materiali biodegradabili.
Materiali obbligatori da portare:
Abbigliamento comodo, medicinali personali, guanti, scarpe da ginnastica, borraccia, lenzuola, cuscino, sacco a pelo, tenda, costume da bagno.
Materiali consigliati:
Spray antizanzare o contro punture di insetti, crema solare, impermeabile,DIP (mascherina).
Il Campo
Il campo si svolgerà sul bene confiscato “Antonio Landieri”, situato a Pugliano, un piccolo borgo, frazione del comune di Teano. L’esperienza di campo sarà caratterizzata dall’immersione del partecipante nella vita e nelle attività di riutilizzo sociale del bene e della Cooperativa Sociale La Strada. I campisti, in particolare, saranno coinvolti nelle attività di gestione del gruppo di convivenza dedicato a persone provenienti dall’area del disagio psico-sociale.
Il bene confiscato comprende un’abitazione, Casa Miche’, che ospiterà i partecipanti sia internamente che nella zona camping adiacente. Nel corso della settimana i partecipanti vivranno l’impegno nelle attività di Agricoltura Sociale che si svolgeranno sui 27 ettari di terreno del bene attraverso l’inserimento lavorativo di persone “svantaggiate”. Questo tipo di approccio terapeutico permette di restituire dignità a queste persone partendo dalla condivisione degli obiettivi della Cooperativa e lavorando alla coltivazione e trasformazione di Ceci, Olive e Nocciole. I campisti saranno direttamente partecipi delle attività, vivranno la bellezza delle relazioni, le difficoltà di gestione e l’importanza del riutilizzo sociale del bene. Le attività d’impegno descritte saranno costantemente messe in relazione con i momenti di formazione pomeridiani e le uscite sul territorio in modo da dare senso e significato alle azioni di riutilizzo sociale ed all’esperienza del campista.