
Hai mai pensato di partecipare ad un’esperienza di volontariato e formazione?
CHI? Giovani dai 14 ai 25 anni residenti nei comuni di Cattolica, Gemmano, Morciano di Romagna, San Clemente, Montescudo – Monte Colombo, Montefiore Conca, Saludecio, Montegridolfo, Sassofeltrio
QUANDO? Estate 2023. Le date saranno disponibili entro Aprile-Maggio
DOVE? Su un bene confiscato alle Mafie
COSTI? Non è previsto alcun costo di partecipazione
ISCRIVERSI? Chiama o scrivi al 333.3324452 – info@malatempora.org
Partecipare ad un campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati alle mafie è un’esperienza entusiasmante, dove, insieme a tante altre persone provenienti da tutta Italia, si può offrire un contributo concreto alla lotta contro le mafie.
Partecipazione ad una settimana di Volontariato e formazione nei beni confiscati alle mafie, durante il periodo di E!state Liberi.
Questa azione, grazie ai finanziamenti regionali, è stata portata avanti dall’Associazione Zavatta da 9 anni in collaborazione e con successo con le varie realtà del territorio. Da quest’anno, grazie alla solida presenza di Malatempora APS in Valconca, l’obiettivo è quello di allargare la platea, oltre a Cattolica, anche a tutti i giovani che abitano il territorio della Valconca.
Partecipare ad un campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati alle mafie è un’esperienza entusiasmante, dove, insieme a tante altre persone provenienti da tutta Italia, si può offrire un contributo concreto alla lotta contro le mafie.
I giovani che si sono costituiti in cooperative e hanno preso in gestione i beni confiscati lavorano a volte in condizioni ambientali complesse, trasmettere loro pertanto la solidarietà concreta da parte di altri volontari provenienti dal resto d’Italia è un messaggio fortissimo, per far comprendere a tutti che non sono isolati. Dall’altra parte, per chi vi partecipa, da la possibilità di venire a contatto con situazioni che altrimenti non si conoscerebbero mai per esperienza diretta ma solo attraverso la mediazione di giornali e/o di fiction che spesso sono di ambiguo esempio.
Il clima di solidarietà, di gioia, la consapevolezza di “fare la cosa giusta” insieme a tante persone fino a quel momento sconosciute, fa nascere nuove amicizie e relazioni identitarie anche in volontari provenienti da luoghi ed esperienze estremamente diversi tra loro.
Infine creare la consapevolezza che le mafie sono presenti in tutto il territorio nazionale ed internazionale ma che si sono sviluppate in varie forme diverse in base al contesto in cui si sono inserite, può portare, al ritorno nelle proprie città e contesti, ad una ulteriore curiosità e ricerca su come le mafie si sviluppano (es. riciclaggio, commercio di droga, ecc.) e su come sia possibile contrastarle.
Oltre all’esperienza stessa che risulta essere una proposta educativa significativa e di alto livello, in questi anni siamo riusciti ad affinare anche il gruppo dei partecipanti, rendendola a nostro avviso completa.
Grazie anche alla costruzione di un gruppo più ampio che ha saputo coinvolgere altre realtà territoriali, è stato possibile dar vita ad una profonda educazione tra pari, provenienti da contesti differenti tra loro, dalle scuole professionali ai licei, da ragazzi/e impegnati in associazioni attive nel sociale a ragazzi/e che vivono con più indifferenza il proprio territorio.
Grazie anche ai finanziamenti regionali, è stato per noi possibile coinvolgere ragazzi/e, che spesso troviamo nei nostri centri di aggregazione o durante l’attività di strada, lontani da questi temi sia per motivi sociali e culturali, sia per motivi economici, essendoci quota di iscrizione ai campi e spese di trasporto onerose.